Rieccomi

Dall’ultima volta che ho scritto su questo blog sono trascorsi ben tre anni. Anni in cui sono successe molte cose che hanno completamente stravolto la mia vita di allora. Una nuova famiglia, una laurea specialistica in piú, un nuovo lavoro in sala operatoria, un nuovo ospedale, tanti dolori ma anche tante soddisfazioni e gioie.

Vi chiederete perchè allora, dopo tutti questi mesi di assenza, abbia deciso di tornare a scrivere. Beh, il motivo è abbastanza semplice e banale. Oggi ho ricevuto una mail da parte di WordPress con un link relativo ai dati statistici di accesso al sito e, preso da un misto di curiosità e noia per colpa delle condizioni climatiche pressochè da istigazione al suicidio, ho deciso di dare un’occhiata rimanendo sconvolto dai dati.

In questi 3 anni, nonostante non abbia mai scritto nessun post, le visualizzazioni sono state oltre 17.000, forse anche grazie a IlFattoQuotidiano e ad altri articoli che sono stati pubblicati a mio nome. Su Facebook le persone hanno continuato a iscriversi alla pagina raddoppiando i “mi piace”,  nonché a contattarmi privatamente per chiedere consigli su come fare per venire qui e lavorare come infermiere. Tutto questo mi ha fatto riflettere e pensare che forse alla fine, nonostante tutto, venire qua sia ancora stata la scelta migliore. Gli affetti mancano, il calore delle persone qua è pressoché inesistente, molte cose qui non vanno per niente bene (vedi la pizza con banana e curry che ti fa venire voglia di preparare le valigie in tempo zero), il clima a volte (spesso) é pessimo ma alla fine alcune cose importanti la Svezia è riuscita a trasmettermi: sicurezza, rispetto dei miei diritti, della mia libertà e della mia famiglia e semplicità nel quotidiano.

Se vi state ancora chiedendo se la Svezia è il Paradiso, la risposta è semplicemente no. Nessun posto è perfetto e l’ago della bilancia siete voi a direzionarlo in base alle vostre necessità e al vostro stile di vita, a quello che ricercate e che vi fa stare meglio. Consiglio di trasferirvi? Sì se avete una famiglia con bambini, sì se avete voglia di crescere professionalmente, sì se avete un percorso di studi universitario alle spalle. Trasferitevi se avete la forza di ricominciare da zero senza aspettarvi che tutto vi sia dovuto, se avete una forte capacità di adattamento, se amate le sfide e non crollate alla prima difficoltà. Non fatelo se amate il caldo e le giornate luminose, se siete persone che amano la compagnia e gli aperitivi con flotte di amici, se siete amanti della vita notturna oppure se avete intenzione di ricercare l’Italia in Svezia.

Ho deciso di tornare a scrivere qualcosa in merito alla mia esperienza, magari a ritmi molto blandi. A raccontare la mia storia e a tutto quello che è successo e che è in programma. Nel frattempo per chi fosse interessato a trasferirsi consiglio il gruppo Facebook “Infermieri italiani in Svezia“.

 

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Giorno della tesi di laurea a Uppsala

Un pensiero su “Rieccomi

  1. Continua trasmetterci le tue esperienze in Svezia, che sono davvero meravigliosi. Sei un grandissimo modello per tutti gli studenti di infermieristica!

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